Prot.23 GMSD – 29.08.2016E:.V:.
Ai Maestri Venerabili
Carissime Sorelle e carissimi Fratelli,
anzitutto un cordiale saluto unito all’augurio di un buon rientro dopo la pausa estiva.
L’Equinozio d’Autunno segna la ripresa dei lavori delle Officine e quest’anno, per la prima volta, sarà celebrato con il rituale che il mio predecessore, il Serenissimo Gran Maestro Luigi Bastiani, ha introdotto, attingendo alla Tradizione e riempiendo un vuoto evidente.
Il percorso iniziatico è anzitutto un percorso di conoscenza e il rituale ci invita a considerare che la conoscenza è anzitutto ricordo.
La ritualità massonica, ad ogni nostro inizio dei lavori nel Tempio, ci invita a considerare che un’intelligenza, che è un’armonia invisibile, governa l’universo e che questa intelligenza è il Logos eracliteo, il quale, nel Prologo del Vangelo di Giovanni, è theos ed è in Arché presso theon, ossia presso se stesso, e poiché una parte del Logos è compresa in noi in quanto esseri appartenenti alla natura universale (Zoé), che è nel Logos, ecco che noi possiamo accedere alla sua conoscenza conoscendo Zoé, che “è la luce degli uomini”.
Al Divino arriviamo attraverso la conoscenza di noi stessi e di Zoé, la vita universale, compiendo un viaggio iniziatico che dal lumen naturae conduce al lumen nascosto.
Ecco, pertanto, che la conoscenza si pone come elemento costitutivo essenziale del percorso iniziatico e sua virtù, cosicché il vizio sommo è l’ignoranza.
Che la conoscenza sia la massima virtù del percorso iniziatico ce lo dicono i Riti eleusini, derivazione di quelli osiriaci. Infatti, come scrive Giorgio Colli: “Che  l’evento misterico di Eleusi, uno dei vertici della vita greca, celebrato annualmente alla fine dell’estate, fosse una festa della conoscenza risulta chiaro dalle testimoniante antiche” (Giorgio Colli, la sapienza greca, Adelphi).
Alla fine dell’estate, ossia all’Equinozio di Autunno, si celebravano i Riti che festeggiavano la conoscenza e così dovremmo fare noi, sapendo che la conoscenza è anche ricordo. Negli Old Charges della Massoneria, i riferimenti sapienziali sono Euclide, Pitagora ed Ermete Trismegisto. Orbene: la tradizione pitagorica e quella orfica, ad essa intimamente connessa, ci parlano di Mnemosine, la quale, come scrive ancora Giorgio Colli, “ci insegna che l’origine di tutti i ricordi, là dove il tempo non è ancora cominciato, è quella appunto che si deve recuperare” (Ibidem).
Quel fiore che compare come simbolo della ritualità equinoziale, nel suo nome: “Nontiscordardime” rende evidente l’importanza del ricordo, che è ri-accordo.
La Gran Maestranza quest’anno, per la celebrazione dell’Equinozio di Autunno, sarà ospite dell’Oriente di Forlì. La cerimonia, alla quale sono invitati tutte le Sorelle e tutti i Fratelli della Comunione, si svolgerà nel Tempio della R:.L:.Athanor e sarà preceduta da un convegno pubblico, organizzato dall’Associazione Culturale “Centro Studi Anthropos” presieduta dall’avvocato Luigi Bastiani, sul tema: “La foresta e la cattedrale”. I dettagli organizzativi vi saranno trasmessi dalla Ven:.ma e Pot:.ma e, aggiungo, efficientissima Sorella Rosanna Danese, nostra Gran Segretaria.
Con l’appuntamento equinoziale prende avvio il nostro programma annuale, annunciatovi con la Balaustra del 27.05.2016.
Il prossimo appuntamento è già fissato a Taranto, per il 17 dicembre.
La Gran Maestranza sarà ospite dell’Oriente di Taranto per la celebrazione del Solstizio d’Inverno, la quale sarà preceduta da un convegno pubblico organizzato dall’Associazione Culturale “Centro Studi Anthropos” presieduta dall’avvocato Luigi Bastiani, sul tema: “Mediterraneo pitagorico”.
Invito i Rispettabili Maestri Venerabili a rendere noto il contenuto di questa Balaustra a tutte le Sorelle e a tutti i Fratelli della Comunione.
A tutti il mio cordiale saluto e il rituale triplice fraterno abbraccio.
Roma, 29 agosto 2016 E:.V:.
IL GRAN MAESTRO
VEN∴MO E POT∴MO FR∴
SILVANO DANESI
IL GRAN SEGRETARIO
VEN∴MA E POT∴MA SR∴
ROSANNA DANESE